Il progetto archiriders nasce nella primavera del 2020, durante il primo lock-down, ovvero l’idea di ripartire su due ruote – fisicamente e metaforicamente a distanza di sicurezza – per una serie di itinerari dedicati all’architettura contemporanea, insieme ad altri appassionati di architettura e di motociclette.
Nell’immaginario collettivo la moto è sinonimo di libertà e dopo l’emergenza sanitaria molti segnali rafforzano questa sensazione.
Archiriders sposa questa visione e la trasferisce nei viaggi, dove lo spirito del motociclista, anche come gruppo, incontra la passione per la scoperta dell’architettura.
A chi ci rivolgiamo
Non solo agli architetti, ma a tutti gli appassionati che desiderano scoprire l’architettura attraverso l’esperienza dal vero degli spazi, resa più intensa dal viaggio attraverso i territori per raggiungerli.
"L’architettura è sempre materia concreta. Un progetto disegnato su carta non è architettura, ma soltanto una rappresentazione più o meno incompleta dell’architettura, paragonabile allo spartito musicale."
Peter Zumthor
Come la musica ha bisogno dell’esecuzione, così l’architettura si rivela nella costruzione e Archiriders propone una formula di viaggio che offre la possibilità di viverla come esperienza.